SOLIDARIETA' CON CHI SI RIBELLA ALLA IDRA CAPITALISTA
Lunedì 12 febbraio, uomini armati hanno attaccato con raffiche di mitra la camionetta dove stava viaggiando il compagno Abraham Ramirez Vàsquez assieme ad altri membri dell’organizzazione CODEDI (COmité por la DEfensa de los Derechos Indígenas), mentre tornavano dalla città di Oaxaca verso la Sierra Sur, dopo una riunione con funzionari del governo statale a cui erano stati invitati. In questo attacco sono stati assassinati 3 giovani compagni del CODEDI che accompagnavano Abraham.
Il CODEDI è l’organizzazione che si sono date diverse comunità indigene dello stato di Oaxaca, Messico per resistere alle pretese dei grandi proprietari terrieri, al narcotraffico e ai partiti politici messicani che fino ad ora hanno sempre sostenuto la rapina del territorio per favorire i padroni del mercato, del capitale nazionale e internazionale. Da qualche anno, dopo aver occupato una finca (Finca Alemania), i cui proprietari erano dei latifondisti tedeschi, l’hanno trasformata in una interessante esperienza di autonomia di governo e di produzione al servizio di tutti, difendendo il territorio anche per le future generazioni.
Ecco la ragione dell’agguato e del massacro: spaventare e impedire che la gente comune possa organizzarsi per rompere con la logica dello sfruttamento e dell’ingiustizia.
Che interesse può avere, per un cittadino italiano, l’assassinio di tre ragazzi militanti di una organizzazione impegnata per difendere l’autonomia e i diritti delle popolazioni locali?
Per noi di Ya Basta e del Centro Sociale Casaloca quello che avviene in Messico e in molte esperienze di lotta in America Latina è importante perché l’esperienza di autonomia dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, iniziata nel 1994 nello stato del Chiapas e le molteplici esperienze di autonomia indigena che da lì si sono sviluppate in tutto il Messico, sono la dimostrazione che si può resistere alla logica del mercato, alla prepotenza della globalizzazione, che è possibile costruire una alternativa ai modelli di consumo e di vita che il capitalismo tenta di imporre.
Le popolazioni indigene organizzate nel CODEDI, per esempio, stanno lottando per impedire che il proprio territorio sia preda dei progetti megaturistici e per difendere le proprie foreste dalle multinazionali che si appropriano di legname prezioso utile ad arredare le residenze dei ricchi o a costruire i loro inutili yatch.
Di fronte una economia, quella capitalista, che utilizza la politica per aumentare i guadagni del 10% della popolazione mondiale più ricca e, di conseguenza, diffondere miseria e morte tra il 50% più povero e ingannare, con le briciole, il restante 40% , è un dovere ribellarsi.
Ecco perché siamo qui a chiedere un gesto di solidarietà per i tre giovani assassinati di Oaxaca. Lo chiediamo perché un gesto come questo può aiutare a riflettere su come funziona l’economia mondiale, su cosa si regge l’ampio accesso che, nel mondo occidentale abbiamo di risorse di materie prime, tecnologie e conoscenze mentre il resto della popolazione mondiale viene rapinata, emarginata e violentata.
Ya Basta! Milano
C.S. Casaloca
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