Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas ha diffuso il seguente comunicato della Comunità di Cruztón aderente alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona.
Cruztón, Chiapas, 1° giugno 2017
Alla Giunta del Buon Governo di Oventic
Al Congresso Nazionale Indigeno
Al Consiglio Indigeno di Governo
Alla Sesta Nazionale e Internazionale
Ai mezzi di comunicazione
Compagni, compagne, in questo momento siamo chiamati dal dolore, dalla rabbia, dalla morte e dalla dignità per far conoscere la nostra parola.
Le aderenti e gli aderenti alla Sesta della Comunità di Cruztón del Municipio di Venustiano Carranza, Chiapas portano a conoscenza quanto segue.
Il giorno 22 maggio alle ore 4:20 mentre ci trovavamo nel nostro cimitero comunitario siamo stati presi in una imboscata da un gruppo fortemente armato, con armi ad alto potenziale, proveniente da Nuevo Guadalupe Victoria, con una sparatoria che durò quattro ore e mezza, costringendoci a trovare riparo dietro alberi e pietre per proteggere le nostre vite.
Alle sei della mattina si era calmata un poco la pioggia di proiettili e il nostro compagno Rodrigo Guadalupe Huet Gomez si alzò per osservare e ricevette un colpo di proiettile nella tempia sinistra. Il nostro compagno ebbe appena il tempo di dire che l’avevano colpito e che aveva bisogno di aiuto.
E’ stato richiesto l’arrivo di una ambulanza da Venustiano Carranza ma questa venne fermata nella Colonia Guadalupe Victoria dello stesso municipio da un gruppo di persone comandato dall’agente municipale Eleuterio Bautista Aguilar.
Quindi venne richiesto l’arrivo di una ambulanza da Teopisca che venne accompagnata da un camioncino per la protezione civile. Entrambi i veicoli vennero fermati a circa 100 metri da dove si trovava il nostro compagno Rodrigo Guadalupe Huet Gomez. Quelli della protezione civile erano stati fermati da tre persone fortemente armate e sostenute, nelle vicinanze, da altre persone armate in posizione di tiro.
Il nostro compagno ancora ferito ha cessato di vivere alle 7 del mattino. Fu possibile spostare il suo corpo, dal luogo dei fatti, non prima delle 6 della sera.
Il saluto al corpo del nostro compagno venne dato il 24 maggio 2017 nel nostro cimitero comunitario. Dicemmo addio al suo corpo ma la sua lotta, sempre degna e ribelle, rimarrà sempre con noi.
Chiediamo alle organizzazioni sorelle di esprimere la loro solidarietà per chiedere:
1) Che si ricerchi i responsabili materiali e intellettuali della vile imboscata dove venne ucciso il nostro compagno Rodrigo Guadalupe Huet Gomez.
2) Che siano castigati i responsabili con tutto il peso della legge
3) Che il gruppo che ci fece l’imboscata sia disarmato affinché si metta fine alle minacce e alle persecuzioni nei confronti della nostra comunità
4) Compagni e compagne, i dolore e la morte sono presenti nella nostra comunità e ora più che mai abbiamo bisogno di non essere lasciati soli e sole.
Rodrigo Guadalupe vive e vive –
La lotta di Cruzton continua e continua
Mai più un Messico senza di noi
Comunità di Cruztón (timbro)
Aderente alla Sesta e appartenente a Semilla Digna e al Congresso Nazionale Indigeno
Traduzione a cura di Ya Basta! Milano
Seguici