Cafè Rebelde Zapatista


Questo è il nuovo numero di cellulare per info e ordini su caffè zapatista e zucchero sem terra:
+39 388 346 6091
Scusateci per i disguidi e i problemi di comunicazione.

Ass.YaBasta! Milano

NUMERO TELEFONICO UFFICIO CAFFE' +39 388 346 6091 EMAIL Scrivere a info@caffezapatista.it 


SPEDIZIONI E RITIRI Le spedizioni vengono effetuate tutti i LUNEDI'. I ritiri, previo accordo telefonico, possono essere fatti sempre, preferibilmente il lunedì tra le ore 12 e le ore 15.


COMUNICATO AUMENTO PREZZO CAFFE'

A tutti i sostenitori del progetto del Caffè Rebelde Zapatista,

Confermiamo l'arrivo del nuovo carico di caffè (solo macinato a questo giro) che affianca lo zucchero muscovado delle cooperative dei Sem Terra in Brasile già disponibile da qualche mese.

Sia per l'aumento dei costi di trasporto sia per soddisfare la richiesta della cooperativa zapatista siamo però obbligati, per mantenere il progetto, ad aumentare il prezzo del caffè.

Il nuovo prezzario è questo:

4,70€ a pacchetto da 250gr che diventa
4,50€ per acquisti dai 10kg in su.

Il caffè in grani da 1kg costa 19,35€ alla confezione.
18.45€ per acquisti dai 10kg in su.

Per lo zucchero i prezzi rimangono invariati:

2,80€ a pacchetto da 500gr
2,60€ per ordini dai 10kg in su.


Ass.Ya Basta! Milano

 


Associazione Ya Basta! Milano Onlus

 

Realizzato da: CICCIOTUN
Regia: Luca Peretti, Jacopo Martinoni, Graziano Barbaro
Layout: Giulia Terragni
Animazioni: Simona Duci
Fotografia: Antonino Costa
Pre-produzione: Maria Pia Felter
Post-produzione: Francesco Di Biase

Musica e sound design: Alberto Morelli (tangatamanu)
suonato, registrato e missato al Dissòi Lògoi Phantamatik Studio

La musica del café rebelde è un arrangiamento  dell'inno dell' EZLN


Il caffè è, dopo il petrolio, il secondo prodotto sul mercato mondiale delle esportazioni, il volume del suo mercato di circa 10 miliardi di dollari. Nella sua coltivazione, lavorazione e vendita sono occupati circa 25 milioni di persone nel sud del mondo. Queste basano la loro sopravvivenza su questa attività, dipendendo quotidianamente dall'andamento del prezzo determinato dalla Borsa di New York. 

Il Messico produce uno dei migliori caffè del mondo, coltivato soprattutto nelle montagne. Il caffè il primo prodotto che esporta, ne è infatti il quarto produttore mondiale ed il primo produttore mondiale di caffè biologico. 
In Messico più di tre milioni di persone vivono grazie alla sua coltivazione ed esportazione. Il 91,7% sono piccoli produttori con meno di 5 ettari di terreno e più del 60% sono indigeni. 

Gli altri stanno su un piccolo numero di grandi latifondi di enorme estensione, frutto dell'occupazione delle terre delle comunità indigene, permessa e sostenuta del governo. 
Intere famiglie che basavano la propria precaria sussistenza su un piccolo appezzamento di terra sono così divenute braccianti costretti a lavorare in condizioni disumane al servizio del nuovo padrone il finquero. 

Nei latifondi delle ricche famiglie dell'oligarchia nazionale e degli imprenditori stranieri si conta sugli alti rendimenti derivanti dalle tecnologie moderne e dal lavoro di un'ingente quantità di manodopera sottopagata. 
I piccoli produttori invece producono senza adeguate conoscenze tecniche e strumenti, e senza il necessario supporto creditizio, e naturalmente non riescono con le proprie forze a lavorare e commercializzare il prodotto finito.

Le coltivazioni si trovano spesso in zone isolate e, dopo un trasporto rudimentale e molto faticoso, arrivati alla strada più vicina, vendono il prodotto ai coyotes. Questi sono i primi della intricata e meschina rete commerciale di intermediari che grazie a bilance false e a menzogne sul reale prezzo di mercato lascia ai produttori solo le briciole di questo grande business. 
Le macropolitiche economiche globali del mercato del caffè basate su nuovi soggetti e sovrapproduzione hanno determinato in questo ultimo anno il minimo storico del prezzo della borsa di New York. 

Ma la dipendenza dei paesi del sud del mondo da un solo prodotto e l'impossibilità di incidere sul suo prezzo hanno causato una completa sottomissione alle politiche e alle strategie dei ricchi paesi importatori e delle grandi istituzioni finanziarie (FMI, BM, WTO ecc.) 
Concretamente questo ha significato la disperazione per non riuscire a coprire neanche i costi di produzione e lo sradicamento della cultura e dei legami comunitari delle popolazioni indigene. 

Anche per cambiare questa situazione l'EZLN ha sviluppato il suo progetto sociale e politico: costruire dal basso una società in cui la popolazione maya possa godere di una reale autonomia, tutelare la propria lingua e cultura e autorganizzare attraverso forme di democrazia diretta il proprio accesso all'educazione, alla salute, alla terra e a una vita degna. 
Le cooperative di piccoli produttori come quella che ha raccolto il cafè rebelde zapatista sono una delle forme di questo progetto. Nelle cooperative si uniscono le forze per migliorare le proprie forme di organizzazione, per difendere un più sicuro accesso alla terra, e per migliorare le proprie condizioni di vita.

Per queste ragioni abbiamo sviluppato questo nuovo progetto di lotta comune insieme alle comunità ribelli in resistenza e distribuiamo questi chicchi di caffè ribelle.

Associazione YA BASTA! Per la dignità dei popoli, contro il neoliberismo 

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